L’educazione alla cittadinanza e all’impegno politico
è presente in modo intrinseco nello scautismo che propone a ragazzi e ragazze
una dimensione comunitaria che li aiuta ad affrontare il complesso sistema di
relazioni che ne derivano. I valori del metodo scout indirizzano, inoltre,
verso la scelta della solidarietà, intesa ad affermare e difendere il primato
assoluto della persona umana e della sua dignità.
L’educazione alla cittadinanza richiede una precisa
intenzionalità da parte dei capi educatori: essa deve infatti considerare il
ragazzo, e con esso l’unità, soggetti politici attivi e passivi all’interno
della realtà che li circonda.
Il ragazzo deve cioè essere aiutato a rendersi
consapevole dei diritti e dei doveri sociali che ha, attraverso azioni reali e
concrete: di analisi critica delle situazioni alla sua portata di comprensione
che lo vedono o lo possono vedere coinvolto; di progettazione, con l’unità e
con altre forze presenti sul territorio interessato, di soluzioni, adeguate
alle sue capacità, risolutive al problema individuato; di partecipazione
personale efficace per il raggiungimento delle soluzioni stesse.
L’educazione alla cittadinanza è favorita anche dalla
testimonianza dell’impegno politico vissuto dai capi (nel rispetto delle
compatibilità indicate dall’Associazione) trasmesso anche nel servizio
educativo svolto in Associazione nella formazione di future generazioni, oltre
che dalla presenza attiva della comunità capi in quegli ambiti del territorio
dove le sue specificità di Associazione educativa la chiamano.
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