mercoledì 15 maggio 2013

Linguaggio simbolico



Lo scautismo si avvale di un linguaggio prevalentemente simbolico, che è una modalità della più ampia comunicazione educativa tra capi e bambini/e, ragazzi/e, giovani.
Il linguaggio, attraverso una serie di espressioni linguistiche (parole, frasi, azioni, ...) e gestuali (cerimonie, saluti, simboli, esperienze, ...), permette di comunicare con maggiore profondità e immediatezza del linguaggio descrittivo un certo mondo simbolico(la Giungla, il Bosco, l’Avventura, la Strada) che costituisce, ricorrendo all’immaginario, un sistema di riferimento e di valori che da immaginario e simbolico nell’applicazione degli strumenti di branca diventa pratico e concreto, trasferito dagli stessi bambini/e, ragazzi/e, giovani, nel comportamento quotidiano. Sono espressione del linguaggio simbolico:
• il saluto scout: segno con cui tutti gli scout e le guide del mondo si riconoscono reciprocamente; ricorda l’impegno della Promessa;
• l’uniforme: segno di appartenenza all’Associazione ed alla fraternità mondiale dello scautismo e del guidismo. È richiamo di essenzialità, di semplicità, di praticità e di rinuncia a seguire mode: è sempre indossata in ordine, corretta e completa;
• le cerimonie: esse scandiscono con parole, gesti e simboli adeguati l’intera vita dell’unità scout ed in particolare sottolineano l’importanza e fanno memoria delle varie tappe del cammino di progressione personale dei ragazzi e delle ragazze. Semplicità e solennità sono le caratteristiche di ogni cerimonia scout vissuta secondo il linguaggio proprio di ciascuna branca e la tradizione del gruppo e dell’unità. Ogni cerimonia costituisce un impegno del singolo con se stesso, con i suoi capi e con l’unità di cui fa parte e rafforza lo spirito di comunità e appartenenza alla comunità.

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