Lo scautismo si avvale di un linguaggio
prevalentemente simbolico, che è una modalità della più ampia comunicazione
educativa tra capi e bambini/e, ragazzi/e, giovani.
Il linguaggio, attraverso una serie di espressioni
linguistiche (parole, frasi, azioni, ...) e gestuali (cerimonie, saluti,
simboli, esperienze, ...), permette di comunicare con maggiore profondità e
immediatezza del linguaggio descrittivo un certo mondo simbolico(la Giungla, il
Bosco, l’Avventura, la Strada) che costituisce, ricorrendo all’immaginario, un
sistema di riferimento e di valori che da immaginario e simbolico nell’applicazione
degli strumenti di branca diventa pratico e concreto, trasferito dagli stessi
bambini/e, ragazzi/e, giovani, nel comportamento quotidiano. Sono espressione
del linguaggio simbolico:
• il saluto scout: segno con cui tutti gli scout e le
guide del mondo si riconoscono reciprocamente; ricorda l’impegno della Promessa;
• l’uniforme: segno di appartenenza all’Associazione
ed alla fraternità mondiale dello scautismo e del guidismo. È richiamo di
essenzialità, di semplicità, di praticità e di rinuncia a seguire mode: è
sempre indossata in ordine, corretta e completa;
• le cerimonie: esse scandiscono con parole, gesti e
simboli adeguati l’intera vita dell’unità scout ed in particolare sottolineano
l’importanza e fanno memoria delle varie tappe del cammino di progressione
personale dei ragazzi e delle ragazze. Semplicità e solennità sono le
caratteristiche di ogni cerimonia scout vissuta secondo il linguaggio proprio
di ciascuna branca e la tradizione del gruppo e dell’unità. Ogni cerimonia
costituisce un impegno del singolo con se stesso, con i suoi capi e con l’unità di cui fa parte e rafforza lo spirito di comunità e appartenenza alla comunità.
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